Stop alla fatturazione elettronica? Il Garante per la protezione dei dati personali:"Non rispetta la privacy!"

A soli 45 giorni dalla data di introduzione di quello che dovrebbe (a questo punto il condizionale è d’obbligo) essere un big bang per il sistema di fatturazione in Italia tra privati arriva un clamoroso stop da parte del Garante per la Privacy. “Il provvedimento presenta rilevanti criticità in ordine alla compatibilità con la normativa in materia di protezione dei dati personali” così si è espresso Antonello Soru, Presidente dell’Autorità per la protezione dei dati personali.

Secondo il Garante infatti l’Agenzia delle entrate realizza un trattamento sistematico, generalizzato e di dettaglio di dati personali su larga scala creando quindi evidente criticità nella gestione degli stessi. Nonostante la secca e dura replica del sottosegretario all’Economia Garavaglia le problematiche legate alla fatturazione elettronica così come concepita rimangono evidenti e rilevanti e a tal riguardo e la stessa Agenzia delle Entrate rincara la dose sostenendo che “Una preventiva consultazione dell’Autorità, peraltro stabilita dal previgente Codice privacy e dal nuovo regolamento Ue, avrebbe potuto assicurare fin dalla progettazione l’avvio del nuovo sistema con modalità e garanzie rispettose della protezione dei dati personali, introducendo misure tecnico organizzative adeguate in tutta la filiera del trattamento dei dati personali per la fatturazione elettronica”. Bufera quindi su quella che doveva essere una delle più importanti rivoluzioni fiscali degli ultimi decenni in Italia che, a questo punto trova nella privacy uno scoglio forse insormontabile.

Il Garante boccia punto per punto tutto il meccanismo accusando il fisco di un eccesso di potere senza precedenti nella formulazione dei decreti. «L’Agenzia, dopo aver recapitato le fatture in qualità di “postino” attraverso il sistema di interscambio (Sdi) tra gli operatori economici e i contribuenti, archivierà e utilizzerà i dati anche a fini di controllo»: in questo caso per l’authority si va oltre le funzioni proprie dell’amministrazione perché «non saranno archiviati solo i dati obbligatori a fini fiscali ma la fattura vera e propria, che contiene di per sé informazioni di dettaglio ulteriori sui beni e servizi acquistati, come le abitudini e le tipologie di consumo, legate alla fornitura di servizi energetici e di telecomunicazioni (es. regolarità nei pagamenti, appartenenza a particolari categorie di utenti), o addirittura la descrizione delle prestazioni sanitarie o legali». Inoltre  “Altre criticità derivano dalla scelta dell’Agenzia delle entrate di mettere a disposizione sul proprio portale, senza una richiesta dei consumatori, tutte le fatture in formato digitale, anche per chi preferirà comunque continuare a ricevere la fattura cartacea o digitale direttamente dal fornitore, come garantito dal legislatore”.

Un avvio decisamente in salita per la fattura elettronica, sempre che di avvio si possa parlare.

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